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CONCERTO SINFONICO  

Sabato 26 febbraio ore 21

Stagione sinfonica

(In abbonamento)


Aldo Finzi (1897-1945)

Pastoralina

Robert Schumann (1810-1856)

Concerto per pianoforte e orchestra in La min. op. 54

I Allegro affettuoso

II Intermezzo

III Allegro vivace


Franz Schubert (1797-1828)

Sinfonia n. 1 in Re magg. D 82 (1813)

I Adagio - Allegro vivace

II Andante

III Menuetto. Allegro

IV Allegro vivace


pianoforte, Irene Veneziano
 

Orchestra Sinfonica "Città di Magenta"

direttore, Elena Casella

 
NOTE DI SALA a cura di Albert
 

Aldo Finzi ¯ Pastoralina

Una piacevole, vivida ‘pennellata´ agreste, quasi un brevissimo, ma significativo carme per una trotterellante transumanza nella serena distesa di paesaggi ed orizzonti bucolici.

 

R. Schumann ¯ Concerto per pianoforte e Orchestra in la min. op. 54

Nota.   Schumann è il compositore romantico per eccellenza; trasportò nei pezzi strumentali la            libera concezione formale dei ‘Lieder´ e creò delle composizioni pianistiche di   grande            libertà e varietà formale esprimendovi immediatamente la sua sensibilità. È ‘grande´          soprattutto in quella sfera di espressione dove la fonda   intimità dei sentimenti s´espande      senza formale costrizione. Anche nella grande forma sinfonica la profondità del suo sentire      dà vita ad opere di ineguagliabile bellezza.
 

Scritto nella piena maturità dell´autore, il Concerto in la min. op. 54, di cristallina limpidezza, fu a lungo meditato (ben 5 anni!), ma risulta creazione ‘mirabile´, una delle più affascinanti, spontanee e coinvolgenti di Schumann.

Il pianoforte ‘apre´ il Concerto con una ‘furiosa´ cascata di accordi, non è il solo protagonista: stabilisce con l´orchestra un dialogo intenso ed equilibrato fondendovisi con la sua sonorità (lontano, comunque, dalla concezione dialettica beethoveniana del Concerto). (* Leggi più sotto in: Schubert ¯ Sinf. n. 1)

L´unica ‘cadenza´ della composizione, che porta all´"Intermezzo" fu forse scritta da Schumann per evitare probabili eccessi di virtuosismo imperante a quel tempo, garantendo la coerenza all´idea poetica dell´opera. Va comunque notato che la ‘cadenza´ ripresenta il materiale tematico con densi arricchimenti armonici.

Il 1° mov. "Allegro affettuoso", basato su un unico tema melodicamente ‘intenso´, è la "Fantasia" scritta nel 1841 per la moglie Clara, e qui riproposta nella sua integrità.

E liricamente ‘intenso´ è pure il breve "Intermezzo ¯ Andantino grazioso" (dall´intimo e delicato sapore della liederistica schumaniana) che si lega direttamente ¯ senza pausa alcuna ¯ all´"Allegro vivace" (una pagina molto vivace su un rapido tema di fanfara caratterizzato da geniali invenzioni ritmiche) che chiude in bellezza il Concerto.
 

F. Schubert ¯ Sinfonia n. 1 in Re magg. D 82 (1813)

Etichettato per antonomasia come liederista per eccellenza (creatore cioè di un genere musicale di raccolta intimità cameristica, di insuperabile perfezione formale ed inesauribile ricchezza fantastica ¯  ne scrisse ben 600! -), Schubert affrontò tuttavia la forma della sinfonia fin dall´età di 16 anni: a tale età scrisse appunto la Sinfonia che si propone all´ascolto.

Schubert è essenzialmente un ‘lirico´ e trasferì tale impulso espressivo anche nella Sinfonia arrecando così ¯ incosciamente ¯ modifiche alla forma tradizionale.

* Se per Beethoven il cuore della Sinfonia era costituito dagli ‘sviluppi´ - dove cioè  le diverse ‘idee´, scontrandosi dialetticamente, si superavano nella catarsi finale ¯ in Schubert diventano la sede per la continuità dell´iniziale impeto lirico, dei flussi melodici che pervadono ogni cellula del discorso musicale.

Artista squisitamente romantico, Schubert non sente la forza dialettica dei temi: esprime solo se stesso nella più pura, soggettiva intimità: anima candida e vibrante.

L´"invenzione" è tuttavia piuttosto convenzionale, così come tradizionale è la divisione formale.

La Sinfonia n. 1 - scritta come detto più sopra, a soli 16 anni d´età ¯ evidenzia però una già sicura tecnica compositiva pur rifacendosi a modelli della Scuola viennese (ad es.: nel 2° tema ‘protagonista´ dell´"esposizione" dell´intero "sviluppo" - 1° mov. - si riscontrano echi della "Patetica" di Beethoven; ed echi di opere di Beethoven e di Mozart si rilevano anche nel Finale).