- OBLIVION SHOW
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Un circo volante in cui si alternano irresistibili montaggi di canzoni e irriverenti parodie, cantautori italiani riarrangiati a colpi di cazzotti, le canzoni per non udenti e la fenomenale riduzione musicale deI Promessi Sposi in 10 minuti, vero e proprio filmato cult della rete.
Un´ora e mezza di pura follia, acrobazie musicali e risate, con tempi comici e tecnica musicale di altissima classe.
Quando si hanno tra i propri ispiratori il Quartetto Cetra e i Monty Python, Rodolfo De Angelis e Giorgio Gaber e la regia di un comico di classe come Gioele Dix, il risultato non può che essere sorprendente...
Quella che ne emerge è un´identità artistica che ha come punti di forza il "sound" inconfondibile delle voci armonizzate e una spiccata vena comica e parodistica dei testi e delle situazioni messe in scena. Un teatro che può essere commedia musicale, rivista, spesso è parodia, cabaret, a volte si avventura persino nel terreno della narrazione o del teatro canzone, ma appare sempre segnato da un´imprescindibile relazione con la musica.
Quella musica che proprio grazie all´incontro col teatro moltiplica la propria capacità di coinvolgere, emozionare e divertire.
Note di regia
È un piacere dirigere gli Oblivion, cinque solisti che amano il gioco di squadra. Sono tutti ottimi cantanti, solidi sul piano tecnico e musicalmente versatili. Il loro repertorio spazia dal classico al pop, passano con disinvoltura dal canto gregoriano al rap, sono melodici e jazz. Ed è proprio il gusto per la contaminazione, unito all´innata vocazione per il palcoscenico, a renderli speciali. Hanno senso del comico e sanno mettersi in gioco anche come attori e attrici senza eccesso di pudore, pur non rinunciando al rigore richiesto dalle partiture. Il loro spettacolo è ricco di parodie, di riletture ironiche e di invenzioni drammaturgiche e musicali di straordinario impatto. Abbiamo lavorato insieme sui contenuti, sulle geometrie della scena e soprattutto sul ritmo. Una faticosa e felice avventura per la quale è valsa la pena spendersi senza risparmio.
Gioele Dix