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STAND-BY Aspetto anch´io... no, tu no!  
STAND-BY Aspetto anch'io... no, tu no!

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Aspetto anch’io… no, tu no!

 

Aspettare o non aspettare? Questo è il dilemma.

Ma se l’attesa è faticosa, genera ansia e a volte la pazienza non è il nostro forte, una soluzione c’è: l’ibernazione! È quello che viene proposto ai personaggi della storia, in attesa di risolvere alcuni dei loro problemi più urgenti.

Se accettassero, però, si perderebbero qualcosa: il palpitare del cuore per una telefonata in arrivo o per una sposa all’altare; l’emozione per l’arrivo di un figlio o la stanchezza di chi sogna di riposare finalmente alla fine della giornata; la gioia calma di una domenica fuori porta o un ricordo felice di gioventù; la rabbia della chiusura di una relazione o il sentimento strano che accompagna una separazione. In una parola si perderebbero la vita.

Allora forse essere vivi è imparare a vivere l’attesa, a stare, a lasciarsi sorprendere da tutto quello che accade intorno a noi e, soprattutto, dagli incontri inattesi che, spesso, sono proprio quelli che ci cambiano la vita.  

Insomma, Godot è arrivato, ma noi siamo ancora qui ad aspettare! Non sarà mica la fine del mondo!?!